Benvenuto in questo sito web intitolato “Il cielo all’alba - La verità sulla Guerra del Pacifico, 70 anni dopo”

Lo scopo di questo sito web è di riesaminare seriamente la Guerra del Pacifico, iniziata più di 70 anni fa.


Quando usiamo il termine “Guerra del Pacifico”, gli attribuiamo due significati: uno più ampio, che riguarda la lunga guerra tra Giappone e Cina iniziata nel 1931 e, uno più ristretto, riguardante solo la guerra tra Stati Uniti e Giappone iniziata nel Dicembre del 1941.

Riferendoci al secondo, quella tra Stati Uniti e Giappone, utilizziamo il termine “Guerra del Pacifico” tra virgolette, quando ci riferiamo all’intero conflitto durato all’incirca 15 anni, lo scriviamo non virgolettato.


Dopo aver affrontato, per più di dieci anni, la Guerra contro la Cina, il Giappone è entrato in guerra con gli Stati Uniti.

La guerra è iniziata con il famoso attacco aereo alla base militare degli USA a Pearl Harbor nelle Hawaii da parte delle forze del servizio aero-navale giapponese il giorno 8 Dicembre del 1941, quando in America era ancora il 7 di Dicembre.


Quesiti fondamentali riguardo il conflitto americano-giapponese iniziato con l’attacco su Pearl Harbor:

Perché il Giappone ha iniziato in maniera così avventata questa Guerra?


Perchè non ha potuto fermarla?br>

Chi è stato il responsabile di questo conflitto?


E’ un fatto ben noto che questi interrogativi e le conseguenti discussioni rimangono, a tutt’oggi, argomenti di dibattito, talvolta molto appassionato, tra le due sponde del Pacifico.(Note)





E’ importante essere a conoscenza dei due documenti citati all’inizio di questa pagina.

Il primo riguarda il messaggio alquanto sorprendente inviato dal Segretario di Stato degli USA, Cordell Hunt, al Segretario alla Guerra del suo paese, Henry L. Stimson. In accordo alla memoria scritta ne “Il diario di Henry Stimson” era datato 27 Novembre 1941, dieci giorni prima dell’attacco su Pearl Harbor.


Il secondo è un telegramma urgente del Capo delle Operazioni navali degli USA, Harold Rainsford Stark, inviato al Comandante della Flotta del Pacifico degli Stati Uniti, nello stesso giorno del messaggio spedito da Hulla Stimson, il 27 Novembre del ’41.


E’ ovvio che questi due messaggi sono di primaria importanza per ogni studio obiettivo sulla “Guerra del Pacifico”.


Alla data del 27 Novembre 1941 - già dieci giorni prima dell’attacco su Pearl Harbor - l’America era stata informata ed era a conoscenza che le forze militari giapponesi l’avrebbero attaccata nel giro di pochi giorni.

Per di più, questa non era una possibile previsione, ma, piuttosto, era stata concepita come una situazione ormai inevitabile causata dalla decisione dal Segretario di Stato degli USA, Hull, che se ne era lavato le mani, invece che portare avanti ulteriori negoziazioni diplomatiche col Giappone.

La tradizione popolare, accettata da lungo tempo, sul bombardamento di Pearl Harbor, è che si era trattato di un attacco non provocato e improvviso contro l’America da parte delle forze militari giapponesi “in un giorno di sole” senza nessun preavviso.

Sicuramente, è un’idea molto radicata e comunemente accettata dalla maggior parte degli americani, di certo, ma anche dalla maggioranza della popolazione giapponese.


In ogni modo, le precedenti citazioni dei documenti di due tra le più importanti figure dell’amministrazione Roosvelt offrono la prova che questo vecchio concetto popolarmente accettato non è storicamente corretto.


In questo sito internet, il nostro proposito è quello di affrontare vari argomenti ampiamente correlati con la Guerra del Pacifico, focalizzandoci su come, in quale sequenza e in quale contesto siano stati affrontati da entrambe le parti e, in conclusione, cosa ha portato all’attacco su Pearl Harbor. In aggiunta, includeremo anche un’analisi dei dieci anni del conflitto tra Giappone e Cina che aveva posto le premesse per Pearl Harbor e per la guerra che ne è seguita.



Nota
Questi temi sono stati successivamente, affrontati nel film di recente produzione americana “Emperor” che è stato proiettato anche nelle sale cinematografiche giapponesi.

E’ ampiamente riconosciuto che l’Imperatore Hiro Hito (per i giapponesi l’Imperatore Showa) ha dimostrato una forte volontà politica di porre fine al conflitto nel Pacifico.

Allora perchè lo stesso Imperatore Hirohito non dimostrato la stessa volontà politica per fermare la Guerra prima che iniziasse?


Tenendo presenti queste premesse, sorge naturale la domanda: “chi ha la responsabilità principale della guerra?”


Durante la riunione del Consiglio di Gabinetto in cui è stata presa la decisione finale che ha dato l’avvio della Guerra Nippo/Americana, l’Imperatore Hirohito ha letto una poesia (una classica poesia Waka scritta dall’Imperatore Meiji) per esprimere il suo personale desiderio per la pace mondiale – “Circondato ai quattro angoli dall’oceano, perché la nostra fraternità dovrebbe diventare un turbolento oceano di guerra?”.


Mentre il film mostra la famosa scena della poesia che esprime il desiderio dell’Imperatore di non entrare in guerra, le sue intenzioni relative alla lettura della poesia sono vagamente lasciate “fluttuare” e non chiarite. Allo stesso modo, molti giapponesi nel corso degli anni anno espresso sentimenti che racchiudo in poche frasi: “Alla conferenza che ha determinato il destino della nazione, l’Imperatore si è limitato a leggere una poesia, ha proprio fallito nell’esercizio del potere derivante dalla sua posizione … Non è stato un comportamento affatto responsabile da parte sua?” Nel tempo, gli sono state rivolte queste rivolte contro queste critiche-


Comunque, questo genere d’immagine di un Imperatore debole gli sono state rivolte contro da chi lo accusa di avere sbagliato, ma non sono per niente veritiere. In questa pagina web desidero mettere in luce l’importanza del ruolo giocato dall’Imperatore e la qualità della leadership politica che ha esercitato durante tutto il periodo del conflitto.



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